Farah, da migrante a cittadino europeo."Non siamo parassiti del welfare, ma contribuiamo allo sviluppo Ue"

  • 9 anni fa
Continuano ad arrivare in migliaia lungo le coste italiane, greche e maltesi. Tra i migranti in fuga da Medio Oriente e Africa la maggior parte sono giovani. Un potenziale enorme per i Paesi di destinazione, in termini di crescita e sviluppo. A Bruxelles, nell’ambito degli European Development Days abbiamo incontrato uno di loro, Abdi Farah Abdullahi. . Di origine somala, Farah è cresciuto in Kenya da dove è fuggito per la repressione contro le diversità di genere. Dopo un lungo viaggio attraverso il Sudan e la Libia, è arrivato con un barcone a Malta.

“Gli immigrati sono spesso dipinti come un fardello per l’Europa, e per il suo welfare già in profonda crisi” racconta Farah “E’ chiaro che dia fastidio ai cittadini di questi Paesi che hanno sempre pagato le tasse. Ed è proprio contro questo stereotipo che intendo battermi e portare avanti tutti i miei obiettivi. E’ quello che mi spinge a fare il massimo e al meglio per riuscire”.

A 19 anni Farah si considera oggi un cittadino e