Ungheria, lo scandalo degli intermediari finanziari si allarga

  • 9 anni fa
L’ultimo capitolo dello scandalo che si sta espandendo a macchia d’olio sugli intermediari finanziari ungheresi comincia fuori dagli uffici di Quaestor, dove i risparmiatori si sono messi in coda dopo che martedì alla società d’investimento è stata revocata la licenza. Il sospetto delle autorità: l’emissione di bond fittizi per quasi mezzo miliardo di euro.

L’inviata di Euronews Andrea Hajagos chiede ad un anziano signore se, secondo lui, riavrà indietro i suoi soldi. “Non credo che li riavrò tutti quanti”, risponde. “Nessuno ne è convinto”, aggiunge.

La prima tessera del domino era caduta il 24 febbraio, quando i controlli avevano rivelato un “buco” nei conti di Buda-Cash, altro intermediario finanziario, da quasi 300 milioni di euro. Il 6 marzo il giro di vite sull’intero comparto aveva portato al commissariamento di Hungaria Security. Anche in tal caso: carenze, lacune, fondi gestiti senza il consenso dei risparmiatori e oltre tre milioni di euro di danni.

“Se è saltato fuori

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