“Quindici anni di repliche... conosciuto in tutto il mondo.... ha trasformato il teatro italiano... un’opera unica, inossidabile che non perde lo smalto....” La bellezza di “Notre-Dame de Paris” consiste nel fatto che in ogni aria si avverte la voglia di far sentire un testo o una canzone. È uno spettacolo che è nato per le musiche che contiene e quindi quest’anno vogliamo portare quest’opera teatrale in strada, trasformarla in una sfilata carnevalesca cogliendone i tratti salienti e spettacolari..
Notre-Dame de Paris narra la storia di Quasimodo, il campanaro gobbo, costretto dalla sua bruttezza a guardare il mondo dall'alto di una torre della cattedrale di Notre-Dame e del suo amore impossibile e tragico per Esmeralda, una bella gitana. Un susseguirsi d’ingiustizie e di ipocrisie verso gli “Stranieri”, i “diversi”, dov’anche l'arcidiacono della cattedrale, è attratto dalla zingara, carico di gelosia e di desiderio carnale represso che lo porterà ad agire malvagiamente... Temi che ritroviamo tutt’oggi molto attuali... Ma bando alle ciance, ecco a voi il nostro “Notre Dame”..
In uno spaccato della Cattedrale di Notre Dame in costruzione ci accoglie Gringoire, il cantastorie .. “È una storia che ha per luogo, Parigi nell'anno del Signore 1482 ...Storia d'amore e di passione e noi gli artisti senza nome, della scultura e della rima la faremo rivivere da oggi all'avvenire...” “è questo il tempo delle cattedrali, la pietra si fa... statua , musica e poesia.....” con questa melodia ecco farsi avanti un gruppo di “PILASTRI”, che si trasformeranno e si modelleranno al loro passaggio per divenire “.. i mostri di pietra..” i “GARGOYLES”...
Ma ecco incombere la musica e la danza nella Corte dei Miracoli con i “CLANDESTINI”, “.... Noi siamo gli stranieri, i clandestini, noi uomini e donne soltanto vivi... il popolo eterno, fratello della miseria....”, che cercheranno asilo, ma verranno scacciati dalle guardie cittadine...
Lasciamo quindi spazio alla rivisitazione di alcune tra le più macabre e famose “TORTURE” del medioevo... Accompagnati dal ritmo tonante di una “Banda di BOIA” vedremo e avremo “.. pietà per chi soffre sulla RUOTA... “, l’IMPALAMENTO, la GOGNA, l’IMPICCAGIONE.... “....Non sento più le campane, la cattedrale è muta..” ... uno dei momenti più spettacolari del musical... e noi porteremo in strada uno stuolo di “CAMPANE” e bizzarri campanari acrobati...
“...Io suono le campane, i miei amori, le mie amanti, e le vorrei abbracciare, farle ballare, farle cantare...”
E prima del sopraggiungere del carro principale ecco le spettacolari “VETRATE GOTICHE”, vanto della cattedrale e di tutte le chiese dell’epoca... una miriade di colori che si ergono dal buio degli interni delle chiese medievali..
Ed ecco la cattedrale nella sua imponenza e dalle sue torri si erge lui, “IL PAPA DEI FOLLI”... il nostro sventurato campanaro QUASIMODO.. rappresentato nel momento più pazzo del musical “LA FESTA DEI FOLLI”.... Che non è altro che il CARNEVALE..
“... lasciate che sia mia la voce che da il via e spinge l’allegria, folle alla follia....”
Notre-Dame de Paris narra la storia di Quasimodo, il campanaro gobbo, costretto dalla sua bruttezza a guardare il mondo dall'alto di una torre della cattedrale di Notre-Dame e del suo amore impossibile e tragico per Esmeralda, una bella gitana. Un susseguirsi d’ingiustizie e di ipocrisie verso gli “Stranieri”, i “diversi”, dov’anche l'arcidiacono della cattedrale, è attratto dalla zingara, carico di gelosia e di desiderio carnale represso che lo porterà ad agire malvagiamente... Temi che ritroviamo tutt’oggi molto attuali... Ma bando alle ciance, ecco a voi il nostro “Notre Dame”..
In uno spaccato della Cattedrale di Notre Dame in costruzione ci accoglie Gringoire, il cantastorie .. “È una storia che ha per luogo, Parigi nell'anno del Signore 1482 ...Storia d'amore e di passione e noi gli artisti senza nome, della scultura e della rima la faremo rivivere da oggi all'avvenire...” “è questo il tempo delle cattedrali, la pietra si fa... statua , musica e poesia.....” con questa melodia ecco farsi avanti un gruppo di “PILASTRI”, che si trasformeranno e si modelleranno al loro passaggio per divenire “.. i mostri di pietra..” i “GARGOYLES”...
Ma ecco incombere la musica e la danza nella Corte dei Miracoli con i “CLANDESTINI”, “.... Noi siamo gli stranieri, i clandestini, noi uomini e donne soltanto vivi... il popolo eterno, fratello della miseria....”, che cercheranno asilo, ma verranno scacciati dalle guardie cittadine...
Lasciamo quindi spazio alla rivisitazione di alcune tra le più macabre e famose “TORTURE” del medioevo... Accompagnati dal ritmo tonante di una “Banda di BOIA” vedremo e avremo “.. pietà per chi soffre sulla RUOTA... “, l’IMPALAMENTO, la GOGNA, l’IMPICCAGIONE.... “....Non sento più le campane, la cattedrale è muta..” ... uno dei momenti più spettacolari del musical... e noi porteremo in strada uno stuolo di “CAMPANE” e bizzarri campanari acrobati...
“...Io suono le campane, i miei amori, le mie amanti, e le vorrei abbracciare, farle ballare, farle cantare...”
E prima del sopraggiungere del carro principale ecco le spettacolari “VETRATE GOTICHE”, vanto della cattedrale e di tutte le chiese dell’epoca... una miriade di colori che si ergono dal buio degli interni delle chiese medievali..
Ed ecco la cattedrale nella sua imponenza e dalle sue torri si erge lui, “IL PAPA DEI FOLLI”... il nostro sventurato campanaro QUASIMODO.. rappresentato nel momento più pazzo del musical “LA FESTA DEI FOLLI”.... Che non è altro che il CARNEVALE..
“... lasciate che sia mia la voce che da il via e spinge l’allegria, folle alla follia....”
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