Decimo anniversario dello tsunami nell'Oceano Indiano: a che punto è il sistema di prevenzione

  • 9 anni fa
Banda Aceh, in Indonesia. Uno dei luoghi più colpiti dallo tsumani del 26 dicembre del 2004. Qui si sono contate la maggior parte delle 170mila vittime indonesiane.

In occasione della messa di Natale, la comunità cattolica ha riservato diversi momenti della celebrazione al ricordo delle persone scomparse.

Sono molti i passi in avanti fatti in questi anni per la prevenzione di calamità naturali di questa portata. Si è partiti dalle scuole, per sensibilizzare e preparare la popolazione locale ad affrontare l’emergenza.

E si è potenziata la strumentazione tecnologica. Il Centro di meteorologia, climatologia e geofisica a Giacarta, è diventato un punto di riferimento per 28 Paesi nell’Oceano Indiano.

“Dal 2012 siamo non solo in grado di fornire informazioni in cinque minuti, ma possiamo anche affermare quando uno tsunami arriverà, a che ora e quale sarà la sua forza. Non si tratta solo di 5 minuti, ma in media di 4 minuti e 47 secondi”.

Nel 2012, in seguito ad un evento sismico al largo di Sumatra, di minore portata rispetto a quello del 2004, tutti i Paesi a rischio vennero allertati in 12 minuti.