Usa, torna la calma a Ferguson ma la protesta si allarga a altre città

  • 10 anni fa
Dopo due notti di violenze e di saccheggi, sembra essere tornata la calma a Ferguson, la cittadina del Missouri divenuta l’epicentro di tutte le tensioni razziali negli Stati Uniti.

Solo alcune centinaia di persone hanno sfidato le basse temperature per manifestare davanti al commissariato di polizia, presidiato dalla Guardia nazionale.

Ma la protesta si è estesa a una decina di città statunitensi, come Oakland, in California, dove si sono verificati diversi atti di vandalismo, e Los Angeles, dove un gruppo di manifestanti ha bloccato un’autostrada. Complessivamente, la polizia ha fermato circa 400 persone, per vandalismo o per resistenza.

La rabbia, scatenata dalla mancata incriminazione dell’agente che ad agosto sparò e uccise il diciottenne di colore Michael Brown, disarmato, rischia di essere alimentata da altri casi che mettono in discussione il comportamento della polizia nei confronti della comunità afroamericana.

L’ultimo episodio è avvenuto sabato scorso in un parco di Cleveland, Ohio, dove un ragazzo nero di dodici anni che impugnava un’arma giocattolo è stato freddato da una pattuglia delle forze dell’ordine.