Si è aperto a Dublino il Web Summit, attesi oltre 20mila partecipanti
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Gli organizzatori lo definiscono il più grande evento tecnologico in Europa. A Dublino, in Irlanda, ha preso il via il Web Summit, una tre giorni che dovrebbe attirare 22mila partecipanti da oltre cento Paesi. Duemila le start-up presenti, una trentina le italiane, oltre a centinaia di investitori.
Claudio Rocco, euronews:
“A differenza delle fiere tecnologiche classiche, qui a Dublino, al Web Summit, ci sono tanti giovani, tante start up, in cerca di idee, in cerca di partner, per realizzare i loro progetti”.
L’evento è nato appena quattro anni fa, quando i partecipanti furono 400. In quest’edizione sono previsti 600 interventi su temi diversi legati alla tecnologia, dalla musica, al cinema allo sport.
Paddy Cosgrave, co-fondatore del Web Summit: “Alcune start-up sono qui per imparare e per questo vogliono ascoltare grandi contenuti. Noi cerchiamo di garantirlo. Cerchiamo di soddisfare le tante ragioni per quali sono venuti qui i dirigenti di aziende”.
Tra gli speaker, anche l’attrice statunitense Eva Longoria. Dopo le critiche ricevute in passato, gli organizzatori hanno cercato di aumentare il numero di interventi femminili, ma questi rappresentano soltanto il 15%.
Claudio Rocco, euronews:
“A differenza delle fiere tecnologiche classiche, qui a Dublino, al Web Summit, ci sono tanti giovani, tante start up, in cerca di idee, in cerca di partner, per realizzare i loro progetti”.
L’evento è nato appena quattro anni fa, quando i partecipanti furono 400. In quest’edizione sono previsti 600 interventi su temi diversi legati alla tecnologia, dalla musica, al cinema allo sport.
Paddy Cosgrave, co-fondatore del Web Summit: “Alcune start-up sono qui per imparare e per questo vogliono ascoltare grandi contenuti. Noi cerchiamo di garantirlo. Cerchiamo di soddisfare le tante ragioni per quali sono venuti qui i dirigenti di aziende”.
Tra gli speaker, anche l’attrice statunitense Eva Longoria. Dopo le critiche ricevute in passato, gli organizzatori hanno cercato di aumentare il numero di interventi femminili, ma questi rappresentano soltanto il 15%.