Aversa (CE) - Rc Auto-Tariffa Italia, raccolta firme per proposta di legge (10.10.14)

  • 10 anni fa
http://www.pupia.tv - Aversa (Caserta). Venerdì 10 ottobre, dalle ore 9 alle 14, in piazza Municipio (nei pressi della casa comunale), sabato dalle,18 alle 21, e domenica, dalle 10 alle 13, in via Roma (angolo piazza Municipio), saranno raccolte le firme per sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare “Rc Auto - Tariffa Italia”.
A promuovere l’iniziativa il consigliere comunale Rosario Capasso e Federica Turco che sta coinvolgendo numerosi ragazzi di Aversa. Attraverso una decisione adottata in sede di giunta presieduta dal sindaco Giuseppe Sagliocco, è stato deliberato il sostegno alla proposta di legge di iniziativa popolare sulle tariffe Rc auto. Lo scorso mese di maggio è stata depositata alla Corte di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare promossa da uno specifico Comitato del quale fa parte, fra gli altri, anche il Comune di Napoli, cui hanno aderito anche altri Enti Locali.

Con la proposta di Legge “Rc auto Tariffa Italia” si vuole l’introduzione dell’obbligo per le compagnie assicurative di applicare una tariffa unica nazionale (la più bassa) a tutti gli assicurati che non abbiano causato incidenti negli ultimi cinque anni e l’introduzione dell’obbligo suddetto comporterebbe i effetti positivi consistenti nel risparmio per i cittadini che vivono nelle regioni ove le compagnie attualmente applicano le tariffe maggiori; nell’eliminazione della evidente discriminazione regionale che non trova alcun sostegno nei dati Ivass, né in quelle dell’Aci, nonché l’interruzione del flusso delle false residenze e riduzione del numero dei soggetti che circolano senza copertura assicurativa.

Le Provincie di Napoli e Caserta, infatti, a registrano le tariffe Rc Auto più alte d’Italia e d’Europa ed un cittadino che risiede in un Comune del Sud, a parità di sinistrosità, è costretto a pagare per il premio assicurativo fino al triplo rispetto ad un cittadino che risiede in altre regioni d’Italia. Tale forte disuguaglianza emerge dai dati pubblica