Combattenti stranieri in Siria e Iraq, l'Europa arruola i poliziotti della rete

  • 10 anni fa
Una squadra di polizia internazionale con competenze informatiche, ma anche la registrazione dei migranti in entrata e uscita dall’area Schengen. Dal Lussemburgo dove sono riuniti i ministri europei dell’interno arrivano le prime misure preventive verso la minaccia dei combattenti europei partiti per unirsi alla jihad in Siria e Iraq.

“Potremmo presto far fronte al ritorno di un gran numero di combattenti da Siria e Iraq” ha affermato il coordinatore europeo dell’antiterrorismo Gilles De Kerchove, che ha aggiunto: “I bombardamenti potranno avere un impatto, ma questo potrebbe incentivare il rientro dei combattenti verso i paesi di origine”.

Oltre 3.000 gli europei ad aver scelto l’Isil. Molti dei quali si sono arruolati alla jihad via internet. Bruxelles ha avviato un’intensa collaborazione con i principali social network per frenare la diffusione della propaganda e lanciare una campagna di prevenzione contro la radicalizzazione on-line.

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