Gli esami non finiscono mai per i nuovi commissari europei

  • 10 anni fa
Iniziano lunedì le audizioni al Parlamento europeo dei nuovi commissari. Ed è chiaro che per alcuni non sarà una passeggiata. Sotto accusa in particolare il commissario britannico Lord Jonathan Hill per la sua attività di lobbista nel settore bancario.

Philippe Lamberts, capogruppo dei Verdi:
“Si vuole veramente affidare la regolazione del settore finanziario ad un ex lobbista che per giunta viene dalla Gran Bretagna? E’ ovvio che questa persona è stata posta li’ per proteggere gli interessi della City di Londra e del goveno britannico”.

Altra figura contestata l’ungherese Tibor Navracsics, ministro nel controverso e autoritario governo di Victor Orban. Sottolinea il capogruppo dei Verdi, Philippe Lamberts: “E’ possibile mettere la persona mandata da Orban a gestire la cittadinanza europea? quando è stata inviata da un governo che disprezza la cittadinanza europea! Anche questa è una scelta fuori-luogo”.

Nel mirino dei deputati c‘è anche Alenka Bartusek, criticata per essersi auto-nominata commissario quando era il primo ministro uscente della Slovenia.

Gianni Pittella, capogruppo dei socialisti al Parlamento europeo:
“Non si decide prima, prima si fa il percorso, si fanno le audizioni, poi si fanno le valutazioni e poi si decide, alla fine delle valutazioni, se votare a favore o contro un singolo commissario, se chiedere la modifica di un portafoglio”.

Lo spagnolo Miguel Arias Canete dovrebbe essere responsabile delle politiche climatiche nella nuova commissione, ma ha interessi nel settore petrolifero.

Manfred Weber, capogruppo dei popolari al Parlamento europeo:
“Ad ogni modo nel gruppo dei popolari non abbiamo pre-giudizi, ognuno dve avere una possibilità, indipendentemente da dove venga, e da quale dossier abbia”

I popolari tuttavia potrebbero riservare una fredda accoglienza al socialista francese Pierre Moscovici, nuovo commissario agli affari economici.
Federica Mogherini passerà la sua audizione il sei ottobre.

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