Kiev grida all'invasione russa. Gli scatti dei satelliti Nato

  • 10 anni fa
A Kiev che grida all’invasione russa e chiede aiuto all’Occidente, la Nato replica diffondendo foto satellitari che sembrano accreditarne la denuncia.

New satellite images shows #Russia's combat troops in #Ukraine http://t.co/zKh1Rul6Wr #NATO pic.twitter.com/DaIMvAbh63— NATO (@NATO) 28 Agosto 2014


Le immagini, scattate negli scorsi giorni, mostrerebbero militari e colonne di convogli russi carichi di armi, transitare in diverse zone dell’est ucraino sotto il controllo dei separatisti.

“Queste ultime immagini satellitari forniscono una prova concreta delle attività russe sul territorio ucraino – spiega il Generale della Nato, Niko Tac -. Si tratta però appena della punta dell’iceberg. La portata dei movimenti di truppe e di armamenti russi è ben altra”.

Sempre secondo la Nato si sarebbe infatti registrata un’escalation nelle forniture d’armi, sul piano sia quantitativo che qualitativo.

Almeno 1.000 i soldati russi che stima inoltre già combattano al fianco dei ribelli, mentre altri 20.000 sarebbero pronti a invervenire.

Sr @NATO military officer says they see 20,000 Russian troops in #Ukraine border region.— Peter Spiegel (@SpiegelPeter) 28 Agosto 2014


La Russia ha smentito tramite il proprio ambasciatore all’OSCE Andrey Kilin, che ha negato qualsiasi sconfinamento di truppe.

Russia's ambassador to EU has dismissed allegations that thousands of Russian soldiers are fighting in Ukraine http://t.co/VECPOu8osP— MFA Russia (@mfa_russia) 28 Agosto 2014


Atteso in Turchia per l’investitura di Erdogan, il presidente ucraino Poroshenko ha disdetto la visita e convocato d’urgenza una riunione del Consiglio di sicurezza

Due to rapid escalation in Donbass, I cancelled my visit to Turkey and call an immediate meeting of Ukraine's Security Council.— Петро Порошенко (@poroshenko) 28 Agosto 2014


Poroshenko ha poi definito la situazione “complessa ma ancora gestibile”, mentre fonti diplomatiche hanno apertamente chiesto un sostegno militare a Bruxelles e la Nato ha convocato per questo venerdì una riunione d’emergenza dei suoi ambasciatori.