In Francia è sempre più emergenza disoccupazione

  • 10 anni fa
Esordio burrascoso per Emmanuel Macron. Il neoministro francese per l’Economia, che da oggi condividerà con il ministro delle Finanze Sapin il compito di rilanciare la crescita, è finito nel mirino dei sindacati. Motivo: le sue aperture nei confronti di una possibile deroga alle 35 ore settimanali da parte delle aziende.

Eppure il totem della gauche, che nei propositi doveva ridistribuire lavoro e creare impieghi, non sembra sortire effetti. A riconferma del bisogno di riforme è arrivato il dato sulla disoccupazione di luglio, cresciuta dello 0,8% ad un totale di oltre 3 milioni e 424 mila senza lavoro.

“Perché un giovane su quattro in Europa è senza lavoro”, ha detto il presidente François Hollande, che ha chiesto un nuovo vertice europeo sulla crescita. “Perché la ripresa è troppo debole. L’inflazione è troppo bassa. L’euro è troppo forte e l’Europa è minacciata da una lunga e forse interminabile stagnazione se non facciamo nulla”, ha aggiunto.

L’allarme è arrivato anche da parte di Fitch. Il secondo rimpasto governativo in cinque mesi non è passato inosservato agli occhi dell’agenzia, che ha sottolineato la difficoltà di fare riforme strutturali in un contesto di economia stagnante. Il nuovo esecutivo, dicono, manterrà un approccio “graduale”, mentre la debolezza del mercato del lavoro continuerà a pesare sui consumi.