Bruxelles contro Budapest, la tassa sui media mina il pluralismo dell'informazione

  • 10 anni fa
Bruxelles vigila sul rispetto del pluralismo dell’informazione in Ungheria dopo l’approvazione della tassa sulle entrate pubblicitarie nel settore mediatico.

L’imposta, parte di un più ampio insieme di misure finanziarie applicate in diversi settori economici gestiti da società estere, è stata approvata dal Parlamento senza alcuna discussione. Dettaglio che ha portato la commissaria europea Neelie Kroes ha esprimere pubblicamente su un giornale ungherese le proprie riserve. La responsabile dell’agenda digitale europea ha sottolineato come la nuova tassa colpirà un solo gruppo mediatico, il lussemburghese RTL-GROUP, detentore di oltre l’80% di Magyar RTL il più grande gruppo mediatico del paese.

Lo scorso giugno centinaia di persone sono scese in strada a Budapest per protestare contro l’introduzione della tassa che secondo molti avrà come effetto principale la riduzione della libertà di espressione dei media, nel mirino del governo già da tempo.

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