Progetto "Borgo Gentile", 14 associazioni riminesi cercano casa

  • 10 anni fa
Il progetto "Borgo Gentile" cerca casa. Presentato all'inizio dell'anno, coinvolge 14 associazioni del territorio che operano sull'assistenza, sul disagio, sui diritti, sul riuso, sull'educazione e la cultura, e costituisce il tentativo di ricercare risposte innovative ai problemi della povertà, del disagio sociale e occupazionale.

I soggetti coinvolti sono Arbor Vitae, Auser Rimini, Casa Circondariale, CEIS, Cento Fiori,

Educaid, Federconsumatori, Gas Equo Sud, Insieme fuori dal fango, Libera,

Pacha Mama, ReDiVita, Spazio Lavoro, Terre Solidali. Tutti rivolgono un appello all'amministrazione comunale per trovare un luogo dove iniziare a lavorare.

Uno spazio che interagisca con il tessuto cittadino, che coinvolga senza ghettizzare chi ha bisogno di assistenza, che produca cultura, vicinanza, nuove forme occupazionali, solidarietà, e che consenta ai giovani di liberare la loro creatività. Un percorso sicuramente complesso, ma una sfida che deve essere colta, che si fonda sull'esperienza di realtà che già fanno molto sul territorio e che potrebbero elaborare una progettualità che compete con le esperienze europee più avanzate. Spesso sentiamo citare dagli amministratori esempi di città europee quali modelli da seguire: crediamo che questa sfida vada colta, uscendo dalla semplice enunciazione, perché il nostro territorio ha intelligenze e competenze che possono essere liberate, ma servono scelte politiche innovative che investanoe scommettano su realtà così strutturate. Per questo motivo lanciamo un appello agli amministratori affinché si individui subito uno spazio che consenta la partenza del progetto. Coniugare pubblico, associazionismo laico e cattolico e imprese sociali, rifuggendo da logiche individuali dove ognuno fa la sua gara per ottenere finanziamenti sempre più ridotti, può risultare la scelta vincente per rispondere in modo adeguato ai nuovi bisogni che i cittadini pongono.



Nel video intervista a Graziano Urbinati Segretario generale CGIL Rimini, promotore del progetto