Le reazioni in Usa al discorso di Obama

  • 10 anni fa
L’annuncio del presidente statunitense Barack Obama dell’invio di 300 consiglieri militari in Iraq ha sollevato reazioni diverse.

L’opposizione repubblicana non nasconde la propria delusione per una reazione all’avanzata degli estremisti dell’Isis che a loro pare poco muscolare.

Ma c‘è anche chi è consapevole che la crisi sia più complessa.

“L’annuncio del presidente mostra l’impegno per una eventuale azione militare, e rafforza la nostra credibilità nei confronti di chi aspetta di vedere cosa faranno gli Usa e ci fornisce una leva per agire sul versante politico, cosa che io credo necessaria”.

“E’ stato importante mostrarci pronti ad inviare aiuti morali e materiali all’Iraq, al punto in cui siamo arrivati. Credo che la priorità sia di bloccare l’avanzata dell’Isis e recuperare alcune delle zone perdute”.

Si profila più la politica che la forza, dunque. Resta da vedere, in questo clima, quanto sia efficace la diplomazia per riportare la crisi sotto controllo.

“La stragrande maggioranza degli statunitensi è contraria ad un nuovo coinvolgimento in Iraq, la stessa opinione che spinse Obama alla Casa Bianca. Le decisioni del presidente riflettono tutto questo. Ma qualunque cosa faccia, i problemi in Iraq forse non miglioreranno, anzi forse andranno ancora peggio”.

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