Il Papa in Terra Santa con il rabbino e l'imam

  • 10 anni fa
Papa Francesco in Medio Oriente in 3 giorni visiterà 3 stati, celebrerà 3 messe e farà quattordici discorsi. Senza contare i bagni di folla.
Il pellegrinaggio del pontefice in Terra Santa si preannuncia come un vero e proprio tour de force.
Per la prima volta nella storia con il pontefice viaggeranno anche un rabbino ebreo, Abraham Skorka, e un imam musulmano Omar Abboud, amici argentini da sempre del pontefice.

Rula Maayah, ministro del Turismo, palestinese:

“La presenza di sua Santità in Palestina, sulla papa mobile non protetta da vetri blindati, è ovviamente un messaggio al mondo tutto: la Palestina è sicura e il papa a Betlemme si sente al sicuro. Incontrerà i fedeli in strada, durante la messa”.

Andando fino al campo profughi di Dheisheh, vicino a Betlemme, , Francesco non verrà meno alle sue abitudini e alla sua semplicità, visiterà i luoghi più significativi della vita di Gesù senza dimenticare i quelli simbolo per ebrei e musulmani.

Questo giovane ha percorso 60 mila chilometri, attraversando 22 Paesi. È giunto finalmente a Gerusalemme per stringere la mano di Francesco e dargli questo libro.

“Mi auguro che inviti i cristiani a perseverare nella fede, a conservare la propria identità a non lasciare la propria terra. I cristiani vengono proprio da questa terra, questo è il loro posto”.

In elicottero lascerà la Palestina per raggiungere Israele. Dopo la cerimonia di benvenuto a Tel Aviv, si recherà a Gerusalemme.
Qui visiterà il Gran Mufti di Gerusalemme, il Muro del Pianto, dove depositerà una preghiera come fecero Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Sarà poi la volta della visita al memoriale dell’Olocausto Yad Vashem.

Eamon Kelly, prete cattolico:

“CI sono 3 religioni a Gerusalemme, che hanno radici storiche e che convivono dando origine a una sfida quotidiana. Papa Francesco si presenta come un padre.”

Nel luogo simbolo del dialogo interreligioso, incontrerà il patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, come 50 anni fa fece Paolo VI con con il patriarca Athénagoras.

Il viaggio di Francesco inizia, sabato, in Giordania.
A poca distanza da Amman, ci sono Siria, Egitto, Iraq, la mitica mezzaluna fertile, oggi terreno di scontro tra l’islam sciita e sunnita, dove si assiste al disperato esodo dei cristiani.