Carinaro (CE) - Dell'Aprovitola risponde alle "11 domande" di Barbato (20.05.14)

  • 10 anni fa
http://www.pupia.tv - Carinaro (Caserta). Davanti alla videocamera di Pupia, come annunciato, il candidato sindaco di "Carinaro Libera", Annamaria Dell'Aprovitola, risponde alle "11 domande" dell'avversario Giuseppe Barbato.

Sul caso del gazebo del bar di proprietà della cognata, in particolare, l'ex assessore, premettendo che c'è un ricorso in atto al Tar, ritiene quella vicenda un "tentativo di delegittimazione" nei suoi confronti. Mentre sul palazzo in via Zampella, in corso di ristrutturazione, la candidata ricorda che i lavori sono stati "eseguiti sulla base di una regolare concessione edilizia" e "in virtù di verbali di assoluta conformità di lavori redatti dai vigili urbani a seguito di ricorsi anonimi". Poi sottolinea: "Se Barbato ritiene che io abbia una condotta poco legale mi denunci alla Procura della Repubblica, io risponderò con una querela per diffamazione".

Il "conflitto di interessi" che, secondo Barbato, potrebbe aprirsi con tutte le imprese legate agli amministratori da vincoli di parentela, tra i quali vi sono anche il marito e il cognato della candidata, Dell'Aprovitola risponde: "Mio marito e mio cognato non hanno mai effettuato lavori a Carinaro quando io ho amministrato, e non ne avevano tra l'altro bisogno. Piuttosto vorrei ricordare a Barbato che sono le imprese della sua famiglia che hanno eseguito lavori a Carinaro quando lui ha amministrato".

Sulla presenza in lista di rappresentanti dell'opposizione uscente, Dell'Aprovitola ritiene che "non c'è nulla di scandaloso. Storicamente a Carinaro le liste si sono formate dalla commistione tra maggioranza e opposizione". E qui la candidata ricorda che "nel 2009, quando abbiamo vinto le elezioni con Masi, Barbato proveniva dalle file dell'opposizione uscente. Lo fanno gli altri è bravura politica, lo faccio io è illegittimo".

Sul Puc: "Sarà semplicemente migliorato e non stravolto, tutto il resto sono solo strumentalizzazioni degli avversari".

Dell'Aprovitola non risparmia nemmeno il sindac