Stili di vita online e offline degli adolescenti aumenta il cyberbullismo

  • 10 anni fa
I social network sono un modo di mettere in scena se stessi, sono dei moltiplicatori delle identità dove ci si può permettere di essere tutto e il contrario di tutto, proprio come accade nel teatro. Le nuove generazioni sono costantemente "connesse" tramite dispositivi sempre più diversificati e portatili, tuttavia alla disinvoltura con la quale vengono utilizzati questi strumenti dai nativi digitali non sempre corrisponde una piena percezione dei rischi nei quali ci si può imbattere e degli accorgimenti da mettere in atto per prevenirli o affrontarli. Secondo una ricerca promossa dal Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni) dell'Emilia-Romagna pubblicata nel 2013 dal titolo "Stili di vita online e offline degli adolescenti in Emilia-Romagna", quasi la totalità del campione (3.000 studenti delle scuole medie e superiori della regione) possiede il pc (97 per cento), il 66 per cento ha uno smartphone e il 29 per cento un tablet. Lo strumento più utilizzato in termini di ore, nel corso di una normale giornata feriale è internet. Il 28 per cento dei ragazzi è collegato ogni giorno 1-2 ore, il 17 per cento si connette 2-3 ore al giorno fino ad arrivare alle 3-5 ore al giorno per il 13 per cento dei ragazzi delle scuole superiori. Le attività maggiormente diffuse su internet tra gli adolescenti sono quelle finalizzate a mantenersi in contatto con i coetanei attraverso la gestione di un profilo personale su un social network o l'utilizzo di programmi di messaggistica istantanea come ad esempio le chat. Il 38 per cento dichiara di annoiarsi se per un giorno non può usare internet, il 23 per cento dichiara che è meglio che nessuno sappia cosa fa quando usa internet, il 16 per cento dice di sentirsi meglio nel mondo virtuale che in quello reale e il 10 per cento afferma che spesso non dorme la notte per usare internet. Numerosi adolescenti intervistati hanno dichiarato di essere stati vittime di episodi di cyberbullismo. Il 30 per cento è stato vittima di offese dirette in rete, via e-mail e/o tramite sms. Le altre forme di aggressione sono meno frequenti: il 17 per cento è stato attaccato o insultato su un gioco on line, l'11 per cento dice che qualcuno è entrato illegalmente nel proprio account, l'8 per cento afferma che qualcuno si è finto lui creando un falso account, sempre l'8 per cento dichiara che qualcuno ha pubblicato delle sue foto o video imbarazzanti.

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