Soma. Il dolore della comunità dei minatori

  • 10 anni fa
Soma è una città in lutto. Qui tutti conoscono le condizioni di chi lavora nelle miniere di carbone, unica risorsa economica di questa zona povera della Turchia nord-occidentale. La città conta circa 100.000 abitanti, migliaia sono minatori. La maggior parte delle miniere nella provincia di Manisa sono sotterranee e non a cielo aperto. Soma è sotto choc. Alla sede dell’associazione dei minatori si discute su un tema quanto mai attuale: quello sulla sicurezza negli impianti mentre il fondatore ci racconta la vita di questi uomini.

“È un fatto triste, dice Saban, i minatori lavorano in condizioni molto difficili, davvero molto difficili. La situazione sotto terra non è per nulla facile. Ogni minatore si porta sempre due o tre cambi d’abito. Questi lavoratori non guadagnano quello che meritano. Una persona normale guadagna circa 400 euro. Paga per l’affitto circa 100 euro, se poi ha dei dei figli che vanno a scuola, è impossibile riuscire ad arrivare a fine mese.”

La comunità dei minatori intanto si stringe attorno ai parenti delle vittime perchè la solidarietà tra chi fa questo lavoro è una tradizione. Nessuno verrà abbandonato.

“I familiari dei minatori morti, prosegue Saban, non resteranno da soli, perchè noi siamo i loro fratelli, i loro padri. Andremo a far visita a loro, cercando di portare ogni aiuto possibile, aiuto che si aggiungerà al risarcimento assegnato dallo Stato. Penso che ogni famiglia delle vittime riceverà circa di 33.000 euro e di solito le compagnie minerarie offrono anche un alloggio, un appartamento.”

A Soma in segno di lutto i minatori sopravvissuti hanno esposto sulle loro maglie le foto dei loro compagni morti.

Consigliato