Naufragio in Corea, ottavo giorno di ricerche

  • 10 anni fa
Sono ora 150 le vittime accertate del naufragio del traghetto Sewol, avvenuto al largo della Corea del Sud.
Nell’ottavo giorno di ricerche le operazioni, più volte interrotte per il maltempo, si concentrano sulle cabine del terzo e del quarto piano.

Sono 750 i soccorritori impegnati in un compito che mette a dura prova anche chi è abituato a situazioni difficili. Qualcuno racconta le forti emozioni provate nel ritrovarsi di fronte i volti delle vittime, sott’acqua.

A bordo c’erano 476 persone. Circa tre quarti dei passeggeri erano minorenni.
I dispersi sono ancora 152, mentre il bilancio delle persone tratte in salvo resta fermo a 174.

“I familiari speravano che ci fossero dei superstiti dentro la nave” afferma uno dei soccorritori. “Ma alcuni parenti hanno cominciato ad arrendersi e ad accettare la realtà. Sperano almeno di recuperare i corpi per i funerali. A noi, assistere a tutto questo spezza il cuore.”

Otto persone, tra cui il capitano, sono state arrestate per avere abbandonato la nave senza aiutare i passeggeri. A carico di tre membri dell’equipaggio potrebbe essere formulata l’accusa di omicidio colposo.

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