Presidenziali in Algeria, in attesa di cambiamenti

  • 10 anni fa
Candidato alla propria successione per la 4°volta, a 77 anni, Abdelaziz Bouteflika, è quasi sicuro di vincere, malgrado le condizioni di salute precarie.

1.09 Bouteflika se lève pour recevoir le ministre espagnol des affaires étrangères

Condizioni di salute instabili che l’hanno costretto in ritirata durante la campagna elettorale portata avanti dai suoi più stretti collaboratori.

Cosa che però non gli ha impedito l’affondo finale contro il principale avversario:

Abdelaziz Bouteflika, presidente algerino uscente:

“Ci sono appelli alla violenza, comportamenti poco ortodossi, poco democratici. Che un candidato minacci i prefetti e le autorità di fare attenzione a che non ci siano frodi, che cosa vuol dire?”

Il candidato in questione è Ali Benflis.

Ex premier, all’inizio degli anni 2000, ex magistrato e capo di gabinetto di Bouteflika, di cui ha diretto la campagna vincente nel 1999.
È il diretto concorrente del presidente uscente, colui che ha fatto breccia tra l’elettorato più giovane, denunciando le frodi elettorali e facendosi beffa del presidente e delel sue rielezioni sospette.

I 22 milioni di elettori algerini potranno scegliere tra 6 candidati. Ma fatta eccezione per Bouteflika e Benflis, gli altri 4 sono più che altro dei figuranti.

Tra loro, Louisa Hanoune, unica donna, leader del partito laburista e deputata dal 1999. È alla sua 3°elezione presidenziale.
Seconda esperienza per Moussa Touati, candidato del FNA, partito nationalista conservatore.

Anche Ali Fawsi Rebaine si presente per la terza volta e continua a denunciare i risultati di Bouteflika, degni secondo lui di una Repubblica delle banane.

Ultimo, Abdelaziz Belaid, ex membro del FLN, il più giovane fra i candidati.

I sei candidati alimentano la speranza che si potrebbe assistere a dei cambiamenti. Non è così per quest’analista.

Foudil Boumala, analista poilitico:

“Queste elezioni non porteranno all’alternanza e non hanno alimentato il dibattito politico. Sono diventate piuttosto un problema che si somma agli altri grandi problemi del Paese”.

L’Algeria continua a attraversare una fase economica e sociale molto critica.
La rielezione di Bouteflika potrebbe però rappresentare la soluzione ideale per evitare cambiamenti destabilizzanti scongiurati sia dai Paesi europei, sia dagli Stati Uniti, che considerano Algeri un alleato chiave nella lotta al terrorismo.

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