Crescono nel riminese i contratti a termine, calano a tempo indeterminato

  • 10 anni fa
Una crescita dei contratti a tempo determinato, una diminuzione di quelli di collaborazione e di lavoro intermittente, forme contrattuali che contribuiscono maggiormente alla precarietà nel mondo del lavoro. E' quanto emerge dal rapporto sull'economia riminese presentato dalla Provincia di Rimini. Nel 2013 il 64 % dei contratti sono a tempo determinato, con un aumento del 9,5 % rispetto al 2012. Lieve calo per quelli a tempo indeterminato, dal 6,9 % al 6,3 %, ma anche per i contratti di collaborazione, dal 4,1 % al 3,7 %; soprattutto per quelli di lavoro intermittente o "a chiamata", che registrano un calo di quasi 10 punti percentuali, attestandosi al 15,4 %. Piccoli passi avanti per combattere la precarietà, anche se il mercato del lavoro riminese conferma una notevole flessibilità in fase di ingresso. Meno di 5 avviamenti su 100 vengono infatti regolati con un contratto a tempo pieno e indeterminato. Nel riminese poi solo un'assunzione su cinque viene protratta sino alla fine dell'anno.