Pussy Riot: "Non lasciate che Putin costruisca una nuova cortina di ferro"

  • 10 anni fa
Le Pussy Riot chiedono all’Europa sanzioni piu’ incisive contro Putin. Le leaders del gruppo femminista punk rimaste in carcere 21 mesi per una performance contro il presidence russo, hanno partecipato ad una conferenza al Parlamento europeo a Bruxelles. Si puo’ parlare di rilancio dell’Unione sovietica?Abbiamo chiesto loro.

Nadezhda Tolokonnikova: “Siamo difronte ad un grande paese che sta diventando un aggressore inarrestabile. Vladimir Putin vuole ricostruire la cortina di ferro. Queso gli permetterebbe di fare quel che vuole in Russia. Il compito dell’Europa è di non lasciargli costruire questa cortina.

Maria Alyokhina: “Vogliamo delle sanzioni, vogliamo che colpiscano chi sta derubando i russi”.

Nadezhda Tolokonnikova: “Chiediamo sanzioni che colpiscano poliziotti corrotti e oligarchi vicini a Putin. Le sanzioni dovrebbero essere rivolte contro singole persone, non contro tutti i russi.”

Alla conferenza era presente anche Oleg Orlov, attivista di Memorial, organizzazione per la difesa dei diritti umani, che ha vinto qualche anno fa, il Premio Sakharov del Parlamento europeo: “Sakharov diceva che la violazione dei diritti umani non puo’ essere una questione di politica interna- ha detto Orlov-” L’unione sovietica era un potere pericoloso e aggressivo per l’Europa. La ricostruzione dell’Unione sovietica sulla base delle violazioni dei diritti umani, sarà ugualmente una struttura pericolosa”.

Per il loro attivismo a difesa dei diritti umani le Pussy Riot sono state attaccate da gruppi paramilitari in Russia ai primi di marzo.

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