Taiwan, mobilitazione contro accordo con la Cina

  • 10 anni fa
Più di cento manifestanti sono rimasti feriti a Taipei, capitale di Taiwan, nel corso dell’occupazione e poi dello sgombero della sede del governo. Almeno 61 dimostranti sono stati arrestati.

Le proteste sono rivolte contro la ratifica di un accordo economico che l’isola ha stretto l’anno scorso con la Cina, considerato iniquo e tale da minacciare l’indipendenza del paese.

La polizia è intervenuta usando la forza, disperdendo i manifestanti anche con l’uso di idranti e cannoni ad acqua.

Per impedirne l’approvazione, il Partito democratico progressista ha messo in atto una strategia di ostruzionismo parlamentare.

Per uscire dalla crisi, il presidente del parlamento Ma Ying-jeou ha convocato un tavolo con rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione, e decidere una strategia parlamentare.

Il contestato accordo apre il mercato taiwanese agli investitori cinesi in 64 settori: della comunicazione al turismo, dai trasporti alla finanza e alla sanità.

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