Angoscia e paura tra i familiari dei passeggeri

  • 10 anni fa
Angoscia e paura. Sono questi i sentimenti prevalenti tra le centinaia di familiari ed amici di quanti si trovavano a bordo del Boeing malese.

Con lo scorrere dei minuti si fa sempre più remota la possibilità di rtrovarsi davanti a dei superstiti: una consapevolezza che alimenta il dolore di molti.

La compagnia aerea, per bocca del direttore commerciale, si limita a invitare le famiglie ad attendersi il peggio, dopo 30 ore senza contatti nè segnali.

Un atteggiamento criticato dai familiari, che da subito hanno detto di sentirsi abbandonati dai responsabili e lasciati senza informazioni nè aiuti.

Ma è l’intera gestione dell’emergenza a essere finita sotto accusa. La sensazione, riportano i giornali locali, è di trovarsi davanti a una situazione nella quale nessuno sa esattamente cosa fare.

Nell’attesa, dopo aver organizzato un quartier generale in un hotel di Pechino, non resta che la preghiera. Ieri se ne è celebrata una multireligiosa e collettiva.