Cina: allerta massima alla vigilia dell'apertura dell'anno parlamentare
- 10 anni fa
Sicurezza massima a Kunming, capitale dello Yunnan, in Cina meridionale dopo l’attacco all’arma bianca che sabato ha ucciso 29 persone ferendone un centinaio. Uccisi almeno 5 assalitori di un commando che ha cominciato a pugnalare persone nel metro. La polizia cerca altri membri del gruppo omicida.
Le autorità considerano responsabili membri della minoranza separatista dello Iunnan, gli Uiguri. Anche se non è arrivata alcuna rivendicazione. Adesso però in Cina è caccia all’untore e ne fanno le spese proprio gli Uiguri. “La polizia è venuta tre volte a casa mia armi in pugno. Che possiamo fare? Non sappiamo cosa sia avvenuto. Noi stessi ci sentiamo insicuri”.
Dice una ragazzina: “Ho sentito in tivu che molta gente di questa regione viene respinta da hotel e luoghi turistici. Non credo sia necessario. L’attacco è stato opera di un gruppeto di persone e per colpa loro adesso la pagano tutti gli Uiguri”.
L’attacco a pochi giorni dall’inizio del lavori dell’Assemblea Nazionale del Popolo, il parlamento cinese, che si aprirà il prossimo 5 marzo a Pechino, ed è uno degli appuntamenti politici piu’ importanti dell’anno.
Le tensioni rischiano di esacerbarsi perché gli Uiguri si sentono discriminati dall’etnia Han, maggioritaria in Cina.
Le autorità considerano responsabili membri della minoranza separatista dello Iunnan, gli Uiguri. Anche se non è arrivata alcuna rivendicazione. Adesso però in Cina è caccia all’untore e ne fanno le spese proprio gli Uiguri. “La polizia è venuta tre volte a casa mia armi in pugno. Che possiamo fare? Non sappiamo cosa sia avvenuto. Noi stessi ci sentiamo insicuri”.
Dice una ragazzina: “Ho sentito in tivu che molta gente di questa regione viene respinta da hotel e luoghi turistici. Non credo sia necessario. L’attacco è stato opera di un gruppeto di persone e per colpa loro adesso la pagano tutti gli Uiguri”.
L’attacco a pochi giorni dall’inizio del lavori dell’Assemblea Nazionale del Popolo, il parlamento cinese, che si aprirà il prossimo 5 marzo a Pechino, ed è uno degli appuntamenti politici piu’ importanti dell’anno.
Le tensioni rischiano di esacerbarsi perché gli Uiguri si sentono discriminati dall’etnia Han, maggioritaria in Cina.