Maidan sospesa alla politica. Sparatoria vicino al Parlamento

  • 10 anni fa
A pochi passi dalla calma apparente di Maidan si rincorrono le voci di un tentato assalto al Parlamento.

Mentre la piazza attende diffidente di toccare con mano i risultati degli sviluppi politici e diplomatici, polizia e manifestanti si accusano reciprocamente di aver tentato sparando di entrare nel complesso del Parlamento.

Le voci raccolte a Maidan parlano intanto di libertà ritrovata ed esasperazione

A chi dice di aver rotto le catene e non essere ormai più schiavo, altri replicano invocando la fine di quello che chiamano “massacro”: “Vogliamo far capire che è tempo ormai di farla finita – dice una manifestante – Quanto sangue è già stato versato?”.

Parlando di legittima difesa, il Ministero degli interni ucraino aveva ieri ammesso l’uso di veri proiettili da parte delle forze dell’ordine.

Immagini mostrano però anche “tiratori scelti, che con fucili di precisione replicavano a quelli più rudimentali di cui pare fossero armati alcuni manifestanti” .

(j’aimerais bien mettre un lien interne au sujet UKRAINE: SNIPER FIRE de hier, mais je ne le trouve pas sur le site).

Il risultato è stato un vero e proprio massacro che ha mandato in tilt gli ospedali di Kiev e “trasformato il centrale Hotel Ucraina in pronto soccorso improvvisato”.

(j’aimerais bien mettre un lien interne au sujet UKRAINE: HOTEL UKRAINA fait dans la nuit, mais je ne le trouve pas sur le site).

Di oltre 70 morti il bilancio su cui concordano manifestanti e fonti di governo, per una sola giornata di giovedì, che strappa così il triste record di più sanguinosa dall’inizio degli scontri.

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