Napoli - Astradoc, rassegna di docu-film internazionali (18.01.14)
http://www.pupia.tv - Napoli - Ritornano gli appuntamenti di "Asrtradoc", la rassegna dedicata ai migliori documentari italiani e stranieri, proiettati al cinema Astra di via Mezzocannone.
La programmazione iniziale comprende cinque serate, ogni venerdì alle 21 (ingresso 3 euro) dal 17 gennaio al 14 febbraio, dedicate ad un "viaggio nel cinema del reale". Si comincia con "Le cose belle" di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno.
Nel documentario, i due registi proseguono un discorso iniziato nel precedente lavoro "Intervista a mia madre" (1999), tornando a riprendere dopo dodici anni gli stessi ragazzini incontrati allora, Adele, Silvana, Enzo e Fabio (che saranno presenti in sala), ormai cresciuti e dai volti disincantati da una città "dura e paralizzata" come Napoli.
Si prosegue il 24 gennaio con "Il libraio di Belfast", di Alessandra Celesia. Le scene raccontano uno spaccato di umanità della capitale irlandese, reduce dal suo violento passato, attraverso le vite dei suoi abitanti, che ancora ne portano le cicatrici.
Il 31 è la volta della regista georgiana Tinatin Gurghiani e del suo "The machine which makes everything disappear" (la macchina che fa sparire ogni cosa), interamente incentrato sul casting di una pellicola che non verrà mai girata. Sono infatti gli stessi provinandi a dar vita al film, raccontando le proprie vite davanti alla telecamera, incalzati dalle domande fuori campo.
Il terzo appuntamento, il 7 febbraio, è con "Materia oscura" di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, e che racconta un luogo italiano dove la guerra non è mai finita. Il film è girato nel Poligono Sperimentale del Salto di Quirra, tra le province di Cagliari e Nuoro, dove per più di cinquant'anni i governi di tutto il mondo hanno testato armi nuove, mentre quello italiano vi ha fatto brillare i vecchi arsenali militari, compromettendo irrimediabilmente il territorio.
Chiude la prima tranche di docu-film (la rassegna si concluderà a maggio), il 14 febbraio, "Rent a family In
La programmazione iniziale comprende cinque serate, ogni venerdì alle 21 (ingresso 3 euro) dal 17 gennaio al 14 febbraio, dedicate ad un "viaggio nel cinema del reale". Si comincia con "Le cose belle" di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno.
Nel documentario, i due registi proseguono un discorso iniziato nel precedente lavoro "Intervista a mia madre" (1999), tornando a riprendere dopo dodici anni gli stessi ragazzini incontrati allora, Adele, Silvana, Enzo e Fabio (che saranno presenti in sala), ormai cresciuti e dai volti disincantati da una città "dura e paralizzata" come Napoli.
Si prosegue il 24 gennaio con "Il libraio di Belfast", di Alessandra Celesia. Le scene raccontano uno spaccato di umanità della capitale irlandese, reduce dal suo violento passato, attraverso le vite dei suoi abitanti, che ancora ne portano le cicatrici.
Il 31 è la volta della regista georgiana Tinatin Gurghiani e del suo "The machine which makes everything disappear" (la macchina che fa sparire ogni cosa), interamente incentrato sul casting di una pellicola che non verrà mai girata. Sono infatti gli stessi provinandi a dar vita al film, raccontando le proprie vite davanti alla telecamera, incalzati dalle domande fuori campo.
Il terzo appuntamento, il 7 febbraio, è con "Materia oscura" di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti, e che racconta un luogo italiano dove la guerra non è mai finita. Il film è girato nel Poligono Sperimentale del Salto di Quirra, tra le province di Cagliari e Nuoro, dove per più di cinquant'anni i governi di tutto il mondo hanno testato armi nuove, mentre quello italiano vi ha fatto brillare i vecchi arsenali militari, compromettendo irrimediabilmente il territorio.
Chiude la prima tranche di docu-film (la rassegna si concluderà a maggio), il 14 febbraio, "Rent a family In
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