Ucraina: "senza mediatori non si esce dalla crisi", ipotesi riforma costituzionale

  • 10 anni fa
Viktor Yanukovich si dice convinto di aver fatto tutto il possibile per la pace in Ucraina e mostra segnali di apertura. Ma dopo le vittime e gli oltre 230 manifestanti in galera, l’opposizione non si fida del Presidente e chiede una mediazione.

“Credo che le proteste continueranno e Maidan continuerà a proporre nuove forme di lotta – sostiene Yevhen Bystrytsky, direttore esecutivo della Fondazione ‘Rinascimento Internazionale’ – Meno probabile che chi occupa i palazzi del potere nelle varie regioni accetti di sgomberare e restituire gli edici alle amministrazioni”.

La soluzione al conflitto potrebbe essere una riforma costituzionale per adottare un sistema parlamentare. Riforma accompagnata – punto fermo della protesta – dalle dimissioni di Yanukovich.

“Anche nel caso si decida di ridurre il termine del mandato presidenziale a un anno e mezzo – e Yanukovich ha detto di essere pronto a questo – le elezioni potranno tenersi solo dopo la riforma della costituzione. Questo significa non prima del mese di ottobre”.

“Nessun membro della comunità internazionale vuole che le tensioni ucraine sfocino in una guerra civile – conclude il corrispondente di eurnews a Kiev, Sergio Cantone – Quindi sta ai Paesi della comunità internazionale fare pressione sulle parti in conflitto in Ucraina per aprire la strada ad un accordo politico e istituzionale”.