Peugeot Citroën, cda dà il via libera all'ingresso dei nuovi soci

  • 10 anni fa
Semaforo verde da parte del consiglio di amministrazione di PSA Peugeot Citroën all’aumento di capitale da 3 miliardi di euro che ridisegnerà l’assetto proprietario del gruppo.

Il partner cinese Dongfeng e lo Stato francese dovrebbero entrare con una quota del 14% ciascuno, mentre la famiglia Peugeot, probabilmente, perderà per la prima volta nella storia la presidenza.

Nuovi investimenti, dicono i vertici, sono indispensabili per rimanere competitivi in un mercato che continua a perdere colpi: nel 2013 le auto vendute sono calate del 4,9%.

Tra le aree più colpite l’Europa, dove PSA ha fatto peggio di un mercato già in decisa frenata. Molto male la Russia, mentre il risultato cinese (+26,1%) sembra indicare con chiarezza dove una rinascita è possibile.

“Peugeot licenzia, cancella posti di lavoro a ruota libera, e lo Stato vuole aiutarla? È un vero scandalo!”, commenta Jean Pierre Mercier della sigla sindacale CGT.

“Oggi sappiamo che l’obiettivo della direzione di Peugeot è di delocalizzare, di spostare la produzione all’estero. E lo Stato vuolo sostenere questa politica? È scandaloso”, aggiunge.

La svolta non è piaciuta neanche ai mercati a causa del prezzo delle azioni offerte ai due compratori ben al di sotto di quello di mercato.

A festeggiare sono invece i vertici di Dongfeng, che si aggiudicheranno la produzione di utilitarie low-cost in territorio cinese e un posto di prestigio sulla scena globale.