Nel 2013 la Cina cresce del 7,7%. Pechino vuole trasformare l'economia

  • 11 anni fa
Rallentamento o cambio di passo? Gli ultimi dati sulla crescita economica cinese dividono gli esperti.

Il quarto trimestre ha registrato senza dubbio una frenata per la seconda economia mondiale, con una crescita del Prodotto interno lordo “solo” (si fa per dire) del 7,7%.

Lo stesso risultato con cui si chiude l’intero anno 2013: migliore delle attese, ma comunque una battuta d’arresto in confronto alle crescite a doppia cifra degli anni passati.

Gli analisti, però, non sembrano preoccupati: l’economia cinese sta semplicemente cambiando pelle.

“Da una prospettiva economica globale credo che, in questa fase di rallentamento e mutamento, tra i perdenti ci siano quei Paesi e aziende che riforniscono la Cina di materie prime”, spiega Andrew Mok di Red Pagoda Resources.

“Tra i vincitori ci saranno invece chi si focalizza sui consumi, per cui, forse, i beni di consumo ad alto volume, oppure i servizi, come i viaggi all’estero”, aggiunge.

Dopo decenni di crescita forsennata, trainata da investimenti statali ed esportazioni, la Cina vuole lasciare più spazio ai consumi interni e alle forze di mercato.

Per farlo, però, servono riforme profonde e una crescita più sostenibile: anche nel 2014 il governo potrebbe mantenere a 7,5% l’obiettivo di crescita, nonostante, grazie alla ripresa globale, qualcuno parli di un rimbalzo all’8%.

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