Eurozona, ripresa a due velocità. Draghi: serve tempo

  • 11 anni fa
Ripresa o non ripresa, questo è il dilemma. A dicembre l’indice degli acquisti alle imprese di Eurolandia ha registrato un complessivo miglioramento. Ma il dato, spiegano gli esperti, è ancora troppo debole per stappare lo champagne.

Ancor più grave, osservando lo spaccato Paese per Paese si nota un divario sempre maggiore tra i due pilastri del blocco: la Germania in solida espansione e la Francia in contrazione.

“Perché abbia effetto sui prezzi e la produzione, la politica monetaria dev’essere trasmessa e questo richiede un certo periodo di tempo”, ha detto Mario Draghi.

“Lo ripeto spesso: ci vuole un po’ prima che la nostra politica monetaria venga trasmessa all’economia reale. A parte quello, abbiamo molti strumenti per far fronte alla deflazione. Come ho detto, in questo momento non vediamo tale rischio, ma staremo di certo molto attenti”.

In audizione davanti al Parlamento europeo il presidente della Banca centrale europea ha anche commentato l’addio di Joerg Asmussen.

Domenica l’economista tedesco aveva annunciato di aver accettato la posizione di vice ministro del lavoro all’interno del neonato governo di grande coalizione. “Il suo contributo al lavoro del Comitato esecutivo e della Bce è stato inestimabile. Ci mancherà, ci mancherà molto”, ha detto Draghi.

In pole position per sostituirlo ci sarebbe Sabine Lautenschlaeger, attuale vice presidente della Bundesbank. In un’intervista, il ministro delle finanze tedesco Schauble l’ha indicata come “un’ottima candidata alla successione”, in particolare per la sua esperienza nelle attività di supervisione degli istituti di credito.