Thailandia: premier annuncia nuove elezioni, ma protesta non si ferma

  • 11 anni fa
Lo scioglimento del Parlamento thailandese e l’annuncio di nuove elezioni in febbraio non fermano la protesta a Bangkok.

Suthep Thaugsuban, l’ex vicepremier del Partito democratico che guida la protesta, dopo aver fatto saltare il progetto di amnistia politica che avrebbe permesso di riportare in patria l’ex premier, Thaksin Shinawatra, fratello dell’attuale capo del governo condannato per corruzione, vuole impedire il trasferimento della ricchezza verso il nord-est del Paese, dove si concentra l’elettorato degli Shinawatra.

“Lo scioglimento del Parlamento non è la soluzione finale – sostiene Kantaporn Sawasdirote, un’anziana manifestante – Dobbiamo continuare per adottare una Costituzione che riformi il Paese per sbarazzarci di coloro che sono corrotti”.

“Vogliono pilotare le prossime elezioni – aggiunge un giovane abitante della capitale, Wallop Phuasaphol – il che significa che torneranno e la corruzione continuerà”.

Nel pieno della crisi politica cresce la mobilitazione della classe media di fronte alla possibilità di far cadere il regime degli Shinawatra.

Mentre 150mila manifestanti si dirigevano verso il palazzo del Governo, la premier Yingluck Shinawatra annunciava la fine dell’attuale legislatura e la sua ricadidatura.

Lo stallo è simile a quello avvenuto nel 2006, quando l’allora premier Thaksin indisse nuove elezioni, incontrando però poi il boicottaggio dei Democratici. Nonostante l’entusiasmo nelle strade di Bangkok, infatti, in caso di nuove elezioni è quasi certo che il partito degli Shinawatra prevarrebbe ancora.

Consigliato