'Serious Games': i videogiochi si fanno seri e si dedicano all'insegnamento

  • 11 anni fa
L’industria dei videogiochi esce dai suoi confini e punta sull’insegnamento. Si chiamano “Serious Games” e sono stati creati per insegnare argomenti difficili in modo divertente. A Lione – in occasione della nona fiera dedicata ai giochi educativi – 50 espositori hanno presentato le novità di un settore che scommette sul ruolo delle emozioni nell’apprendimento.

“Quando proviamo un’emozione, impariamo più facilmente e integriamo più facilmente le nostre conoscenze – spiega Sophie Romano, organizzatrice della fiera – Il gioco è un veicolo molto importante per permettere a queste emozioni di emergere. Perché quando giochiamo, ci divertiamo, proviamo piacere, vinciamo, perdiamo. Tutto questo provoca necessariamente emozione ed è un ottimo metodo per imparare”.

Gli Artefacts Studio hanno presentato una serie di giochi didattici per i bambini. Possono imparare, in modo semplice, le linee guida importanti per la loro salute: con questa applicazione apprendono l’importanza di lavarsi le mani e come farlo correttamente per evitare infezioni. I bambini imparano divertendosi.

La Interaction Games ha elaborato un gioco che punta a facilitare l’orientamento professionale. Analizza il comportamento del giocatore in un villaggio virtuale, valuta le sue capacità e gli suggerisce il percorso professionale più adatto.

“In questo villaggio avvengono tante attività nascoste, come ad esempio quella che ci permette di trovare funghi – dice Emmanuel Guardiola, direttore creativo della compagnia – La persona che la scoprirà, sarà interessata a cercare tutti i funghi che crescono nel villaggio? Il giocatore può anche cambiare alcune decorazioni e anche in questo caso verificheremo se cercherà di cambiare tutte le decorazioni del villaggio o meno. Tutti i dati del gioco forniscono un profilo attitudinale che aiuterà il giocatore nella sua carriera”.

“La novità di quest’anno è un visore di nuova generazione – aggiunge l’inviato di euronews, Claudio Rocco – che permettono agli utilizzatori di Serious Games di immergersi completamente nella realtà virtuale”.

Arriva da Parigi la nuova generazione di caschi per la realtà virtuale, denominata Oculus. Non sono ancora sul mercato, ma il loro prezzo – 250 euro – è molto competitivo. L’utente impara a usare le mani per afferrare oggetti virtuali. Gli sviluppatori credono che in futuro questa tecnologia possa essere utilizzata anche per imparare a guidare un aereo.

Questi serious games presentati da Jphd360 permettono al giocatore di essere immerso in un luogo e interagire con immagini, mosse dal proprio corpo. In questo modo i giocatori si sentono totalmente immersi nella realtà virtuale.

“Questo gioco è stato progettato per consentire alle famiglie di imparare a risparmiare energia nelle proprie case – spiega Isabelle Fournot, esperta di serious games – Il giocatore si immerge in un mondo reale, una vera casa. Utilizziamo un rilevatore di movimento per interagire con le immagini. I giocatori devono scegliere gli oggetti a basso consumo energetico. Un frigo pieno ha una maggiore efficienza energetica di un frigo vuoto che spreca molta energia. Qui utilizziamo dei rubinetti con dei miscelatori per risparmiare acqua calda. In fase di cottura bisogna utilizzare una fiamma adatta alle dimensioni della pentola e poggiare un coperchio per risparmiare altra energia”.

Les Numeriques ha sviluppato un gioco per insegnare cosa fare se qualcuno viene colpito da un ictus. Spesso in questi casi, prima che arrivi un medico, la gente non sa cosa fare. Ma una reazione adeguata può salvare una vita. Questo videogioco spiega il modo migliore di comportarsi in una situazione d’emergenza.

E, infine, la Vigo Universal dimostra che anche le persone non vedenti possono giocare al computer. L’obiettivo è di riconoscere, al tatto, la forma di un oggetto stampato in 3D. In futuro – secondo gli ideatori – le persone non vedenti potranno riconoscere le opere d’arte in un museo, toccando piccole ricostruzioni.

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