Napoli - Commercio Italia-Mediterraneo cresciuto del 76% (22.11.13)

  • 11 anni fa
http://www.pupia.tv - Napoli. L'interscambio commerciale tra Italia e il Mediterraneo è cresciuto del 76,8% tra il 2001 e il 2013. E' quanto emerge dal Terzo Rapporto Annuale su Le Relazioni Economiche tra l'Italia e il Mediterraneo realizzato dall'Osservatorio Permanente di SRM sull'economia del Mediterraneo, presentato oggi nella sede del Banco di Napoli.
L'interscambio di prodotti non energetici tra Italia e Area Med è 32,7 miliardi di euro, + 69,4% tra il 2001 e il 2013. Il dato previsto per il 2015 è di 35,3 miliardi. In crescita anche l'export italiano verso l'Area Med, che segna un +3,9% nel 1° semestre del 2013. Secondo i dati diffusi da SRM, il Mezzogiorno risulta la seconda macroregione italiana per interscambio verso il Mediterraneo con 14,7 miliardi. Primo, con 19 miliardi di euro, il Nord Ovest. L'Area Med, in termini di interscambio, ha per il Mezzogiorno un valore quasi triplo rispetto le altre macro-regioni del Paese (15,5% contro il 5,5% del Centro; il 6,2% del Nord-Ovest; il 5,4% del Nord est).
"L'attuale crisi economica non ci fa ben sperare su una crescita interna dei consumi -- commenta il presidente del Banco di Napoli Maurizio Barracco -. L'unico dato positivo di questi ultimi anni è la crescita degli interscambi commercial, tra l'Italia e i paesi dell'area Mediterranea nel periodo 2001-2013 e la costante crescita dell'export italiano e del Mezzogiorno verso quest'area. Questo è certamente conseguenza del fatto che si tratta di paesi tutti in via di sviluppo, in particolare Turchia e Marocco, nonostante le note difficoltà di carattere sociale e politico di nazioni come ad esempio l'Egitto. Ma la vicinanza geografica e culturale con i paesi del Mediterraneo è un fattore molto importante sul quale il Mezzogiorno deve assolutamente puntare".
"I dati contenuti nel Rapporto 2013 mettono in evidenza, con ancora maggiore chiarezza rispetto agli anni passati, l'importanza che sta assumendo l'interscambio commerciale tra l'Italia e il Sud Mediterraneo cresciuto del 76,8% dal 2001 ad oggi -- spiega il direttore generale di SRM Massimo Deandreis -. Inoltre molte imprese italiane -- anche del Mezzogiorno -- iniziano a cogliere queste potenzialità; non a caso è in crescita il numero di aziende a capitale italiano che sono presenti in questi Paesi e che da lì operano a vasto raggio. Circa 2000 imprese italiane -- solo contando Turchia, Tunisia e Marocco. Tuttavia, osservando i dati più recenti, si nota che il nostro Paese ha una quota di interscambio manifatturiero inferiore alle sue potenzialità e sta perdendo il suo primato a favore di altri players quali Germania, Stati Uniti e Cina che crescono a ritmi più serrati. Questi paesi hanno compreso bene -- anche meglio dell'Italia che pure ha il vantaggio della vicinanza geografica e culturale -- l'importanza strategica della sponda Sud del Mediterraneo anche come porta di accesso verso altri mercati limitrofi dell'Africa e del Medio Oriente".
(22.11.13)

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