Filippine, il ritorno a casa di chi cerca la propria famiglia

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Il traghetto da Cebu a Tacloban è la tappa finale del ritorno a casa di tanti lavoratori che vivono all’estero.
Ramon è uno di questi. Sta rientrando dall’Arabia Saudita.

“Ho dormito forse due ore per notte – racconta – pensando a cos’era accaduto, cosa sta passando la mia famiglia, i miei parenti e tutti coloro che sono a Tacloban e in tutta l’isola di Leyte”.

Le comunicazioni verso le Filippine sono impossibili, dopo il passaggio di Haiyan. Così, l’unico modo per constatare se i propri familiari sono ancora vivi è tornare. E ritrovarsi nel mezzo degli scenari di distruzione che il tifone ha lasciato.

L’angoscia di Ramon si affievolisce quando un amico gli dice che i suoi cari sono sopravvissuti.

Attorno a lui ci sono solo macerie. Ma ritrova tutta la sua famiglia: i figli, la moglie.

L’abbraccio cancella le ore di tensione. La sorte ha risparmiato i Gerardo. Altri, al loro rientro, non hanno vissuto lo stesso sollievo.