Napoli - Gianfranco Fini presenta il suo libro sul Ventennio berlusconiano (08.11.13)

  • 11 anni fa
http://www.pupia.tv - Napoli - Gianfranco Fini ha presentato all'Hotel Romeo di Napoli il suo libro ''Il Ventennio-Io, Berlusconi e la destra tradita". L'ex leader di An racconta gli errori, le verità, le omissioni e le colpe che si celano dietro la dipartita dal Pdl e lo strappo con Berlusconi, tracciando un lucido bilancio del passato e del futuro della destra italiana.

Sulle ultime vicende del Pdl, al cui interno tira aria di scissione, commenta: "Siamo arrivati al dunque...".
"Alfano - ha spiegato l'ex presidente della Camera - è stato abile qualche settimana fa quando ha indotto Berlusconi a cambiare idea e lo ha costretto in buona sostanza a recedere dall'ipotesi di dimissioni dei ministri. In quella circostanza Alfano si è definito efficacemente diversamente berlusconiano ma non so per quanto tempo potrà continuare a indossare questo abito". Nella sua riflessione, Fini prevede un'accelerazione della polemica e una radicalizzazione dello scontro quando arriverà la decadenza di Silvio Berlusconi: "Tutto dipenderà - dice Fini - da quello che Berlusconi deciderà dopo la prevedibile decadenza. Se radicalizzerà ancora di più le sue posizioni, se chiederà le dimissioni del governo, se attaccherà il governo sulle politiche economiche. Solo i fatti potranno darci le risposte su quello che succederà. Di certo lui - ha concluso - cercherà di presentarsi come il campione dell'antipolitica".

Si toglie il classico sassolino dalla scarpa. "Se Berlusconi oggi è un pregiudicato si deve anche a me". E racconta la sua verità. "Una settimana prima di quel famoso Consiglio Nazionale del 'che fai mi cacci?' - racconta - incontrai Silvio Berlusconi e Gianni Letta nel mio studio di presidente della Camera. Oltre a dirmi che se volevo fare politica dovevo lasciare la carica, Berlusconi mi venne a chiedere di intercedere sul presidente dalla commissione Giustizia Giulia Bongiorno perchè fosse più disponibile a recepire un disegnino di legge o un emendamento per accorciare i tem