Il video di Giusy Versace: ho perso le gambe ma ho saputo rialzarmi

  • 11 anni fa
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Giuseppina Versace, per tutti semplicemente "Giusy", a 35 anni vantava già almeno due record: essere la prima atleta donna con amputazione bilaterale alle gambe in gara ad un campionato nazionale di atletica leggera e, per di più, a concorrere al titolo dopo soli 3 mesi dal debutto. Corre per i colori della sua terra, la Calabria, pur non nascondendo il suo affetto per la città di adozione, Milano dove vive e lavora dal 1999. Per la FISPES corre con la società "Con Noi" di Reggio Calabria, mentre per la FIDAL è tesserata per l'Atletica Vigevano. Si allena proprio allo stadio "Dante Merlo" di Vigevano, seguita da Andrea Giannini, ex azzurro di salto con l'asta e già tecnico in Italia di Oscar Pistorius.
Il 22 agosto del 2005, durante una delle tante trasferte di lavoro, Giusy ha un terribile incidente automobilistico durante il quale perde entrambe le gambe. Un evento che rimette tutto in gioco e che, per un carattere determinato come il suo, non ha mai avuto il significato di una resa. Dopo più di un anno e mezzo di duri allenamenti Giusy cammina di nuovo e decide di tornare a lavorare. Nel 2006 l'incontro con Lourdes e con l'Unitalsi di cui oggi è volontaria. Nel 2007 torna a guidare. Nel 2010 inizia a correre con delle protesi in carbonio e poi diventa presidente della Disabili No Limits Onlus (www.disabilinolimits.org). Giusy inizia a vincere ma soprattutto a lanciare messaggi positivi invogliando la gente che come lei vive delle disabilità a non nascondersi, a non vergognarsi e ad avvicinarsi allo sport. Nel giugno 2011 in Spagna, a Valencia, Giusy centra il minimo richiesto sui 100 m per le Paralimpiadi di Londra 2012. Il suo tempo è stato costantemente migliorato fino al 12 maggio 2012 quando ai Campionati Italiani di Torino ha corso i 100 m in 15"50 confermando i minimi per Londra e segnando il nuovo record Europeo.
Il 12 luglio 2012 al Meeting internazionale di Celle Ligure ha corso i 200 metri in 31"21: una grande prestazione che le ha consentito di migliorare il precedente record italiano (già da lei detenuto) di 32"77 e, soprattutto, di ottenere i minimi per Londra anche in questa specialità. Purtroppo la convocazione per Londra non arriva e Giusy vede sfumare il sogno paralimpico. Il 2013 inizia alla grande. Giusy scrive la sua prima autobiografia 'Con la testa e con il cuore si va ovunque' edito da Mondadori e raccoglie una serie di titoli e record italiani: titolo e record ai Campionati Italiani Indoor di Ancona (9"67) e titolo e record sui 100 e 200 metri ai Campionati Italiani Paralimpici Outdoor di Grosseto: 14"93 e 30"41. Tempi ritoccati qualche settimana dopo: il 6 giugno al Golden Gala Pietro Mennea di Roma sui 100 metri corre i 100 metri in 14"72 e l'8 giugno a Hengelo (Ned) i 200 metri in 29"74, abbattendo lo storico muro dei 30".